… A fine settembre giocammo la Champions…
… e noi c’eravamo…
C’era CCNA, e c’era la famiglia CCNA…
Un giorno, tra qualche anno, sarà la norma.
Avremo collezionato altre presenze e non saremo più una matricola.
Ma questa volta, la prima volta di CCNA in Championships, deve essere vista con gli stessi occhi grandi e lucidi di un bambino che entra in un negozio di giocattoli o va per la prima volta a DisneyWorld!
Deve essere e deve restare ora e nelle prossime settimane, un’esperienza leggendaria. Ora, ce la dobbiamo vivere come un momento magico. Godere come se avessimo vinto un soggiorno “allyoucaneat” in una pasticceria…
Un racconto epico con gli occhi incantati fissati sull’Irlanda del Nord e su Belfast.
Questo resterà per sempre.
Anche quando inevitabilmente, ce lo auguriamo, avremo fatto il callo alla massima competizione europea per club.
Il 30 settembre del 1987, davanti a 83.827 spettatori ufficiali (più di 90mila nella realtà…), il Napoli giocò la sua prima partita in casa e col pubblico, in “Coppa dei Campioni” della sua storia. Si giocò di sera ma io (io c’ero!) e il mondo, eravamo fuori ai cancelli ancora chiusi, già dalla mattina.
C’era Maradona. Pareggiammo col Real Madrid. All’andata 2-0 per i Blancos, in una gara senza tifosi, a porte chiuse. Uscimmo immediatamente dalla competizione.
Una volta era così, scontri diretti fin da subito…
Di partite in Champions, da allora il Napoli ne ha giocate tante. Alcune entusiasmanti e alcune vittoriose. Contro le più forti. Liverpool, Bayern, Real, Chelsea, City… Con l’inno facciamo tremare il circondario e ci segnaliamo all’INGV come “terremoto”…
Ma quella…
La prima…
Tremolante, amara, faticosa, costosa, affollata, festosa, delirante, spietata, immensa…
Quella è e resterà per sempre, leggenda!
Non c’entra niente il risultato!
Oggi, dopo 35 anni, l’esperienza ha ancora tutta la sua storica forza. E così resterà!
Come per CCNA questa avventura nordirlandese.
Esagerato come al solito con il “preambolo”, proviamo a fare il passo successivo.
Ma chi li pensa i regolamenti delle competizioni?
Qualche genio!
Naturalmente incompreso.
Sul serio.
I quarti di finale, “storicamente” impegnano 8 squadre che si affrontano stabilendo le 4 vincenti per la semifinale e le 4 che vanno fuori…
Cioè, se vinco accedo alla semifinale, e per logica, se perdo il quarto di finale, alla peggio, non gioco la semifinale. Ma sono comunque già dentro le prime 8… o no? Altrimenti che “quarto” è?
Contro il Duisburg, brillante formazione tedesca che si fregia impunemente di indossare i nostri stessi colori (ma proprio gli stessi!) giochiamo un quarto di finale.
È così… Quarto di finale.
Purtroppo lo perdiamo. State lì, poi ne parliamo.
Il Duisburg infatti dopo di noi, si gioca la semifinale con il Chiavari. OK?
Vinci il “quarto” voli in semifinale.
Perdi il quarto, ti giochi una posizione tra quelle che già occupi, una tra la 5 e la 8…
Invece nella canoa polo e nel regolamento che “chi ci capisce è genio”, perdiamo il “quarto” e facendo poi un giro tra Olanda e Svizzera, finiamo, vincendo con lo Zurigo, vincendo!, 11esimi, fuori dalla top ten! (immagine sopra, gol “in rovesciata” di Andrea!)
(sopra, gol “di pagaia in rovesciata” di Fabrizio!)
È esattamente così! Partiamo in 17 squadre e finiamo 11esimi pur giocandoci un quarto di finale!
Partita chiusa in vantaggio nel primo tempo quella col Duisburg…
La semifinale l’abbiamo sfiorata sul serio.
In vantaggio e in superiorità numerica.
C’eravamo quasi nella “final four”… poi, 11esimi.
Eh no! Così è troppo ed è incomprensibile!
Detto dell’epilogo di domenica, facciamo un salto al sabato…
Esordio assoluto contro il Kingston Kayak Club, squadra della GBR.
Quella che segue è “la prima” immagine di CCNA in Championship!
2 gol nel primo tempo e 3 nella ripresa a zero.
Iniziamo così, “clean sheet” e 5-0!
Il primo gol lo realizza Giuseppe Ruggiero.
Questo pezzetto di storia scritta da CCNA, porterà il suo nome.
CCNA ci mette poco più di 2 minuti. Nel frame che segue, il momento in cui Ruggy sfonda la rete.
Poi ci toccano i belgi del IRWV. Una partita bellissima con Michele Pugliese tra i protagonisti.
Primo tempo sotto, secondo tempo con iniziale inferiorità, recuperiamo per due volte lo svantaggio con Fabrizio ed Andrea e chiudiamo sul 2 pari avendo avuto nella frazione ancora con un canoista in meno.
Ci stiamo abituando a vederci sul campo principale. Le riprese rendono l’imponenza della struttura irlandese. CCNA è lì, assieme al Chiavari e al Catania al femminile. Ma come Italia, come mezzi ed organizzazione, siamo lontanissimi. Eppure, come squadre, l’Italia della canoa polo occuperà entrambi i gradini più alti del podio!
Nel terzo match ce la vediamo coi campioni spagnoli del RETIRO. La partita più attesa del nostro girone, unico per la cronaca ad essere di 5 squadre e a obbligare ad una partita in più.
Vincenzo Lucci, ancorché impegnato allo stremo, in questa spettacolare azione di contrasto della partita, sembra proprio che se la stia vivendo alla grande! Col minimo scarto e solo per 1-0, la spuntano i madridisti. Non siamo delle comparse. Anzi, li inchiodiamo sul pari nella prima frazione. Replichiamo colpo su colpo. Una gran bella prestazione di Fabrizio Massa e dei suoi compagni di squadra, e seppure sconfitti ci godiamo il momento.
Che dura fino alla partita coi tedeschi del Duisburg, ancora del girone.
L’atletismo degli avversari è una brutta gatta da pelare. CCNA viene dalla lunghissima e calda estate mediterranea, nulla a che vedere col freddo e il clima autunnale che troviamo a Belfast. Andrea incappa in un verde ma ci tiene a galla dimezzando le distanze nel primo tempo di gioco.
Ancora una rete a testa nel tempo successivo. Ma un altro verde ci porta a chiudere sotto. Per 3-2, e quindi ancora di stretta misura, la spuntano i tedeschi.
Improvvisamente, nonostante le brillanti prestazioni e le partite convincenti, ci tocca dare uno sguardo alla classifica. Vanno avanti le prime 3. E ci siamo. Anche se… Voglio dire, in un girone a 5, restano fuori 2 squadre, ci sta giocare tante partite ravvicinate per fare selezione. Ma nei gironi a 4, con una partita in meno eliminare solo una compagine?… Tanto fracasso per questo? Bah…
Nell’ultima di giornata e scontro diretto per… diciamo i “quarti”, ci toccano i danesi del Silkeborgs. Nulla è facile o scontato, e nel match in cui non subiamo cartellini, Fabrizio e Andrea ci traghettano meritatamente ad un gradino dal paradiso. 4-3, con CCNA meglio anche di quanto dica il risultato. Davvero niente male come giornata questo sabato. Il confronto è stato serrato e di livello come da aspettative per una competizione europea. Partite tirate, risultati mai banali o scontati e CCNA che chiude pregustandosi la partita di “rivincita” col Duisburg per il più inconfessabile dei sogni…
Invece la domenica l’abbiamo già raccontata… Sulla partita c’è poco da aggiungere a quanto già detto.
Questa traversa bassa, questi maledetti millimetri, segneranno il resto della competizione (da notare il tabellone, CCNA in vantaggio, secondo tempo in corso)…
Veniamo da una stagione infinita, da ogni punto di vista!
Anche le spalle più larghe avvertono qualche lieve punta di stanchezza.
Questi ragazzi, Alessandro Schiano per citarne uno, hanno giocato, arrivando sempre fino in fondo, tutte le partite e tutte le competizioni di quest’annata. Coppa e Campionato nazionale, in più categorie.
Sono stati in nazionale a Milano e poi ai mondiali in Francia.
A Belfast se possibile, hanno brillato ancora di più!
Se non fossi così sicuro, verrebbe da dire che questa stagione dà l’impressione di essere una di quelle irripetibili.
Ma sono sicuro, il futuro è interamente nelle loro mani, e sarà straordinario, ancora di più!
Tutti questi “ragazzi” potranno dire “Io c’ero!”. Ci sono stato, ero lì. È e sarà impagabile!
Come lo è stato anche per noi, per tantissimi di noi.
Grazie a Lorenzo, anche lui nella storia per essere stato il primo telecronista di CCNA in Championship!
Coach, quali altre imprese ci aspettano?
Lo sai, l’appetito vien mangiando!
Gino Illiano
Ps: Pare, dico pare, che la storia del quarto di finale poi finito con l’11esimo posto… beh, non sia perfettamente corrispondente ai fatti. Forse era un ottavo di finale quello coi tedeschi…
La sostanza però non cambia.
Alla prima partecipazione in Champions, CCNA sfiora l’euroimpresa.
Il senso è questo.
Ed ha moltissimo senso!