CCNA U21, “Over the Top”!
Bene, bravi, bis.
Bene per la finale e l’argento di Coppa Italia.
Bravi per il titolo di Campioni d’Italia U18.
Bis, per essersi ripetuti e laureati anche Campioni d’Italia U21.
Tutto questo nell’annata agonistica 2022!
Fare meglio, onestamente è quasi impossibile!
Dopo le 10 vittorie per il titolo U18, eccone altre 8 “stellari” per salire sul gradino più alto del podio e portare a casa l’ambito titolo nazionale U21.
Da dominatori!
Prima di sentir dire che senza avversari, o con un sorteggio benevolo, son buoni tutti, è bene ricordare che nel bacino di San Miniato in Toscana, CCNA U21 vince ogni incontro disputato. Ovviamente anche contro tutte e 5 le squadre che la seguono in classifica e che occupano i posti nobili della gerarchia della canoa polo giovanile. E che nel proprio girone preliminare, non ci sono state defezioni e che quindi il minutaggio in campo per i “Leoni” della Sarparella è stato “totale”.
Ognina, Arenzano, San Miniato, Chiavari Academy, Ichnusa, Nazario Sauro Trieste, Ortigia e Jomar Catania. Progressivamente tutto il meglio della canoa polo italiana U21.
Tutte sulla nostra strada e per la maggior parte superate a velocità di crociera.
Bisogna aspettare la quinta sfida per vedere violata per la prima volta la nostra porta.
13 reti, meno di 2 a partita, complessivamente quelle subite.
62 (sessantadue!) invece quelle infilate nel sacco degli avversari, molto più di 7 gol a match.
8 reti segnate in semifinale all’Ortigia (che di suo registra +34 (ma 20 alla sola Firenze!), -29).
8 reti segnate in finale allo Jomar Catania (con +51 all’attivo, -14 al passivo).
Ruggy (+15) e Big Peppe (+13) in cima alla classifica dei cannonieri, ai primi due posti, AleSchiano (+11) al quarto.
Tutta la squadra iscrive il proprio nome tra i marcatori nel torneo.
2 verdi e un giallo in totale sulla lavagna dei “cattivi”.
C’è stata competizione, c’è stato agonismo, c’è stata gara, ci sono stati gli avversari, c’è stato spettacolo.
Soprattutto c’è stata CCNA U21!
Incontenibile e di una spanna sopra qualsiasi avversaria.
I più forti! I migliori!
L’incontenibile gioia non solo è naturale e giustificata ma è il segno più evidente di quanto questi ragazzi avessero in animo, messo nel mirino, e puntato il titolo U18 ma soprattutto questo, il campionato U21!
A volo planato sul fine settimana di gare, e soprattutto sulla prima parte, direi che meriterebbe un minimo di riflessione regolamentare la contesa iniziale che seppur ancora spettacolare, così come ultimamente interpretata dall’arbitraggio comporta il rischio molto consistente di una sanzione. Se deve essere spettacolosa, ed è una delle azioni fondanti la canoa polo, dovrebbe essere “depenalizzata”. Fatto salvo il dolo volontario. Altrimenti il tentativo estremo di conquista palla, specialmente quando il gioco e il risultato si fanno determinanti, potrebbe risolversi in una gitarella di salute tra i contendenti.
Dopo 4 vittorie e 27 gol a zero di sabato, passiamo alla domenica. Fissando qui a futura memoria gli esordi brillanti nella categoria di Fabio Della Ragione (+1), di Simone Botte (+4) e di Salvatore Di Meo (+4). Quando la squadra gira come ha girato CCNA U21, nessun esordio è difficile o impossibile.
Nell’arco di una sola ora, il calendario porta la squadra a confrontarsi con due storiche formazioni, i cagliaritani dell’Ichnusa (semifinalisti) e i sempre bravi canoisti triestini del Nazario Sauro (quinti). I sardi hanno superato il girone a punteggio pieno. Si sono “sbarazzati” dell’Ortigia (altra semifinalista), di Firenze e infine di Trieste. Poi però ci incrociano sul cammino. E cala la notte (6-2). Tempo mezz’ora, quasi senza scendere dalle canoe, incrociamo le pagaie coi triestini. Come sempre giocano bene, come sempre ne esce una bella sfida. Ma l’ostinata resistenza dura un tempo. Poi Davide Illiano (+4) prima vince una scommessa coi suoi compagni e conquista la seconda contesa e poi segna e mette CCNA U21 sulla “dritta via” per la semifinale (5-2).
Con i siracusani dell’Ortigia.
Singolare il percorso che porta in semifinale i siciliani. Mentre CCNA come già detto ci arriva facendo l’enplain, questi perdono con l’Ichnusa, perdono col Catania, pareggiano con l’Ognina, di misura battono il Posillipo e approdano contro CCNA per l’accesso alla finale. A tutto c’è un limite!
Quello insuperabile per i siracusani si chiama CCNA. Ok, l’Ortigia è stata l’unica squadra a segnarci per prima e la seconda dopo Trieste a chiudere in parità una frazione con CCNA. Ma queste sono anche tutte e le sole “le briciole” che Davide Di Meo (+7, con una fame ed una grinta spaventose!), Domenico Parascandola (+3) e soci lasciano complessivamente agli avversari. A tutti gli avversari.
8-3 e ci proiettiamo in finale.
Al “classico”.
La sfida delle sfide che esiste in ogni tipo di sport.
CCNA U21 – Jomar Catania A U21.
Un Real – Barcellona calcistico, della canoa polo giovanile.
Una partita bellissima. Una sfida tra due formazioni straordinarie. Piene zeppe di ogni tipo di qualità. Umane, tecniche, fisiche, e chi più ne ha più ne metta.
Una buona metà dei ragazzi in acqua è reduce dai mondiali francesi, AleSchiano e Ruggy anche dalla Champinship di Belfast.
Questo è il quadro generale, quando risuona l’inno, i canoisti vengono presentati e la palla è nel cerchio di centrocampo (interesante novità questa!).
La conquistano i siciliani, la partita si tiene per qualche minuto in bilico. Più presunto che reale. Al nostro vantaggio (Big Peppe) segue il solo pareggio, tranne lo zero a zero di inizio partita, che concediamo allo Jomar.
Peppe Ruggy allunga e sebbene il poderoso Barbagallo tenga a galla i suoi, tre segnature di seguito evidenziano tutto lo strapotere di CCNA in questa competizione!
Non è il risultato finale, è solo il primo tempo!
Nel secondo, che potrebbe essere, ed in parte lo è anche stata, una battaglia senza esclusione di colpi, viene fuori la maturità di una squadra che davvero stavolta non mostra difetti di sorta. Ci sono le individualità cristalline, ma c’è soprattutto, evidente e lampante una squadra. Una squadra vera, vera e credibile! Un gruppo, un insieme assortito di canoisti, che ha e mostra in campo la magia di un meccanismo quasi perfetto (solo perché la perfezione non esiste!). Se la palla scivola di mano, ciascun compagno è pronto a supportare l’altro. Ci si incoraggia, non si perde mai lucidità. Mai la rotta. Si difende sacrificandosi insieme e si attacca di squadra allargando maglie avversarie e disorientando canoisti arcigni e di grande esperienza. Si fa muro e si vola in contropiede, ma si accetta pure la sfida a uomo senza cedere un solo millimetro. Si pressa l’aria avversaria perché se la palla ristagna lontano dalla nostra porta, non può mai essere pericolosa. Ma innanzitutto si gioca per vincere! Senza mai palesare il minimo dubbio. Ci si diverte assieme, si gioca assieme e alla fine si vince tutti assieme! A poco meno di 6 minuti dal termine del match siamo sull’8-4.
Un abisso irrecuperabile per quanto visto in gara.
Da questo istante in poi c’è solo un “nonostante” che separa CCNA dal chiudere i conti con lo Jomar…
Subiamo un gol, sbagliamo un rigore, soffriamo un’espulsione, ci segnano ancora quando manca più di un minuto alla fine, ma… “Nonostante” tutto, nonostante tutto, e sull’8-6, quello che abbiamo vissuto, quello a cui abbiamo assistito, è stato un ulteriore pezzetto di storia scritto da CCNA, quando è andato in scena lo scandire ineluttabile del countdown, e l’urlo vittorioso dell’enorme famiglia CCNA accorsa massiccia e festosa a godersi lo spettacolo.
-3… -2… -1…
Campioni d’Italia!
CCNA U21 è medaglia d’oro!
Una volta, le spalle di questi ragazzi non erano così imponenti e le braccia così possenti. Una volta guardavo ammirato le scie e le onde, la schiuma, che le canoe e i canoisti delle categorie superiori, disegnavano in acqua, in campo durante le partite. Una volta c’era la canoa polo quella “seria” dei “grandi” e c’erano i “piccoli” che lentamente si facevano strada.
Quella differenza non c’è più. Ora CCNA U21, è esattamente quella roba là. Seria e grande!
Talvolta questa “forza” è stata appena intravista, questa volta si è srotolata sfacciata e indiscutibile!
La finale è stata una partita superiore, oltre la categoria che ingabbia.
Tra due squadre meritevoli dei massimi scenari.
Molti già calcano quei palcoscenici.
A chiusura del campionato nazionale U21, i canoapolisti della finale meritano tutti la stessa prestigiosa platea.
Se è possibile aggiungere alla gioia ancora qualcosa, e senza alcuna sorpresa per questo, registriamo con sincera riconoscenza e apprezzamento la grande sportività della squadra siciliana e della sua allenatrice che applaude ai nostri ragazzi e alla loro vittoria.
Un gesto semplice ma che, per il ruolo, la storia e la carriera di Alessandra Catania, dona ancora maggiore spessore e orgoglio a questo straordinario weekend!
Mi piace immaginare (ma ne sono anche sicuro!) che gli applausi che si vedono in foto siano rivolti agli altrettanto valorosi avversari siciliani.
I nomi dei Campioni d’Italia, nella foto in alto, da sinistra a destra, Fabio Della Ragione, Domenico Parascandola, Davide Illiano, Simone Botte, Giuseppe Ruggiero, Alessandro Schiano, Giuseppe D’alessio Silvestro, Davide Di Meo, Salvatore Di Meo (numero 8, ma “nono” e non in acqua in finale…).
Questi ragazzi, in questa “configurazione”, quando gli scatta questa “scimmia”, non hanno limiti.
Abbiamo finito?
Ancora no.
Due nomi.
Alessandro Carannante e Andrea Costagliola.
Molto, molto altro, l’abbiamo già detto in passato.
Confesso una colpa.
In fondo, molto in fondo, dopo una stagione così fenomenale per CCNA e la sua famiglia, se arrivati a domenica, ci fossimo trovati a leccarci qualche ferita, beh, l’avrei presa con filosofia.
Vincere è fantastico, partecipare è meraviglioso, esserci è bello. Ma il podio è uno solo e uno solo il gradino più alto. Poteva starci di essere lì sopra e non in cima.
Nessuno di voi ha avuto la stessa paura?
Non vi credo, io si, l’ho avuta.
Non i ragazzi, non CCNA U21.
I sogni per essere realizzati hanno bisogno di una strada. Con qualche naturale incertezza, talvolta scomoda e spesso faticosa. Ognuno di noi la immagina e spera per i propri figli, la più sicura possibile. Senza quella, non si va da nessuna parte, senza non sai da che parte andare. Ecco, Ale e Andrea sono una strada.
E siamo tutti assolutamente entusiasti di percorrerla assieme.
Il secondo grande applauso ad Enrico, Mara, Claudio, Chiara, Salvatore, Raffaella, Enzo, Rossella, Massimo, Federica, Fabrizia, Peppe, Patrizia, Rosa, chi sto dimenticando?, la famiglia CCNA in trasferta! Grazie per essere stati la voce di chi non ci è potuto essere! Grazie per il tifo, grazie per gli applausi, per i cori, l’incitamento… Grazie per averla resa quasi una manifestazione “casalinga” e per aver testimoniato quanta attenzione e quanto affetto generano il club e il cuore del club, i nostri meravigliosi ragazzi.
Ok, ve la siete anche goduta. Ma ve lo siete strameritato!
Grazie, anche se un grazie non basta, perché con un cellulare, un cavalletto e con la passione e la sensibilità che ciascuno porta dentro, questo indimenticabile momento resterà per sempre impresso nelle immagini che ci avete permesso di vedere da casa.
Esattamente l’opposto di quanto riesce ancora una volta a fare la Federazione.
Cioè niente!
Proprio un bel niente di niente!
Gino Illiano