Coppa Italia U14, CCNA d’oro a Salerno.
Si avvicendano le stagioni, un anno passa e lascia posto al nuovo, ma c’è una squadra che negli ultimi tempi resta sempre uguale a sé stessa. L’U14 di CCNA.
Sempre più certezza, sempre vincente, sempre più brillante e luccicante! Sempre d’oro!
Nel 2022 è stata l’asso pigliatutto del club. Coppa nazionale, titolo italiano, trofeo delle regioni.
Il 2023 nasce ancora sotto la stessa incredibile stella.
Alcuni dei giovani “pezzi grossi” per superati limiti di età hanno lasciato la categoria di ingresso della canoa polo per cimentarsi in nuove avventure nelle serie superiori.
Mettiamoci pure che gli avversari, canoisti ed allenatori, ormai ci tengono sempre sotto attenta osservazione e ci affrontano sempre col massimo piglio e una inflessibile attenzione… beh, poteva essere che la prima parte di strada di questa stagione che inizia, ce la ritrovassimo in salita.
Poteva…
Ma che!
Facciamo parlare i numeri.
5 partite, 5 vittorie.
Un totale di 32 reti segnate, fanno più di 6 a sfida.
Solo 5 subite. Appena una rete a partita, in media.
Senza impegnarsi allo stremo o fare calcoli strani e strafare per primeggiare in qualsiasi graduatoria.
Il capitano Antonio Illiano (+11) assieme ai “veterani”, Christian Bentivoglio (+9), Roberto Guidone (+5), sono nella “top ten” dei cannonieri, al terzo, sesto e 10 posto, Nicola Cavallo (+2) da quelle parti.
Fatto sta che in questa particolare classifica è iscritta l’intera squadra CCNA U14. Anche Massimo Anzalone, Vincenzo Della Ragione, Teresa Barone e Giuseppe Looz hanno marcato il cartellino di chi ha infilato la palla in fondo al sacco avversario.
Chi ha provato a sbarrarci la strada verso il successo? L’Arenzano per due volte, nel girone (4-1!) e in finale (7-3!). L’Ichnusa di Cagliari (5-0), il Posillipo (6-1) e il fanalino di coda, ancora sardi, i ragazzi del CC Valle del Cedrino (10-0).
Due immagini resteranno impresse nella memoria e in queste righe della gloriosa trasferta salernitana dell’U14. Tre, se includiamo il gradino più alto del podio.
Una è relativa a quanto fanno vedere in acqua i nostri talenti “in erba”. Mantengono le posizioni, soprattutto la concentrazione, seguono l’avversario, si aiutano nel pressing, portano palla a testa alta, la fanno scorrere da parte a parte del fronte di attacco alla ricerca del varco giusto, con quel minimo di “cazzimma” che fa tanto marchio di fabbrica.
Inimitabile, purtroppo per gli altri.
La seconda immagine spiega ancora meglio lo spirito grazie al quale si raggiungono questi traguardi.
Lo abbiamo detto, alcuni componenti della squadra, Leonardo, Valerio, Giovanni… hanno superato l’età anagrafica per rientrare ancora nei parametri di categoria. Ma in questo weekend ci sono stati comunque. Hanno voluto esserci. Svegliandosi all’alba, rinunciando sicuramente a qualcosa, pur di incitare, supportare, e gioire assieme agli ex compagni di squadra, ma amici della vita!
Tutta qui la differenza.
In questa e in qualsiasi altra categoria, sport o settore di cui volessimo intrattenerci a parlare di ragioni di successo e di eccellenza.
“Cose da pazzi” è lo slogan ideato per la canoa polo. “Cose da CCNA” ci fanno dire i nostri meravigliosi ragazzi!
Ps: A Salerno, megafono alla mano (alla mano ma non utilizzato…), la federazione ha applaudito alle famiglie, ai sacrifici che fanno, e grazie alle quali questo “circus” è possibile.
Un bel segno di riconoscimento. Ne siamo orgogliosi e ce lo meritiamo tutto.
Anche perché, per tanti motivi, anche geografici ovviamente, ma a Salerno come altrove di famiglia c’era al solito solo quella di CCNA!
Gino Illiano