L’ultimo gradino.
Cominciamo da questa…
Guardiamo prima il quadro di insieme.
Ci sono tanti motivi di interesse in questa stagione che si avvia con grande impeto alla sua fase cruciale. Innanzitutto, per l’estrema fluidità di traguardi ed obiettivi che ciascuna squadra può e a cui deve ancora legittimamente ambire. Nulla è escluso per nessuno. Il Bologna, per fare un esempio, dà la sensazione di essersi lanciato con una certa convinzione alla ricerca della salvezza. Era ancora al palo una giornata di campionato fa. Per i playoff i sardi dell’Ichnusa pagano dazio di un solo punticino per agganciare la zona nobile della classifica. Il Katana deve guardarsi le spalle, il Posillipo rimettersi quanto prima in carreggiata. Nelle posizioni di vertice, la Pro Scogli Chiavari continua a sembrare già molto in palla, mentre in apparenza, ruggisce ma morde un pizzico in meno la Polisportva Canottieri Catania. Ogni partita è una battaglia incerta ed equilibrata. Nessuna squadra scende in acqua con una ipoteca sul risultato. Mai nelle passate stagioni, ancora di più è evidente in questa. Nelle 24 partite disputate nella terza giornata, 2 pareggi e ben 9 terminate col minimo scarto. La seconda giornata, scissa tra Chiavari e Cefalù, ha visto 15 delle 30 partite assecondare la medesima tendenza. Altra costante che sta emergendo è il frutto di un cambiamento regolamentare, possiamo notare una certa parsimonia nei cartellini gialli o rossi a vantaggio di una sensibile generosità nel comminare i verdi. Con una marcata severità nel decretare sanzioni durante la seconda giornata soprattutto per quanto riguarda il girone sud. Evidentemente più equilibrato, come evidenzia la classifica, con 5 delle prime 8 squadre, per l’appunto del girone sud.
È la stagione che porterà al mondiale. La più consistente delle garanzie che ogni occasione sarà quella opportuna per mostrare le migliori qualità di ciascuna squadra e di ogni canoista.
Questi siamo noi…
Agganciati in classifica con indiscutibile merito! alla Polisportiva, a 31 punti, ma sul terzo gradino per una manciata (5) di gol in meno segnati.
All’autarchia delle prime 2 di campionato, in questa appena conclusa, abbiamo accolto sotto i colori del CCNA, nuovamente il fuoriclasse francese Christophe Belat, e per la prima volta Marco Porzio, pluricampione d’Italia con il Chiavari, plurimedagliato azzurro, campione del mondo nel 2016. Benvenuto tra noi! Orgogliosi del cammino che faremo assieme. Un cammino che porterà benefici reciproci, tra esperienza che ne verrà e impeto e vigore giovanile che invece utilizzeremo come merce di scambio!
Nel frattempo, in classifica marcatori, nei primi 6 posti, Fabrizio Massa a 23 centri e Andrea Costagliola con 20. In cima, Luca Bellini, 34 reti segnate, classe 1982.
Andiamo al sodo…
CCNA tra la seconda e la terza giornata, se l’è vista contro 9 avversarie.
7 vittorie feroci, volute, strameritate.
Come recita la classifica, 10 delle 13 partite disputate dall’inizio hanno visto i nostri ragazzi vittoriosi e conquistare i 3 punti. Quindi, solo gli ultimi 3 matches con la squadra al completo degli innesti prestigiosi di cui abbiamo detto. I quali innesti elevano l’età media da poco più di 21 anni a quasi 26.
E questo ci porta di gran carriera a riflettere su due partite di questa stagione…
Con la Polisportiva nella seconda giornata e col Chiavari in quest’ultima.
Hanno storie diverse, anche se si chiudono entrambe con un risultato negativo per noi di CCNA.
Ma il contesto lo abbiamo descritto. E in altri punti abbiamo condiviso il fondamentale concetto che in realtà CCNA non perde, perché anche quando il risultato non ci arride, in realtà stiamo imparando e mettendo esperienza in valigia per il futuro.
Detto ciò, è bene chiarire che quelle che stiamo per condividere sono impressioni “domiciliari”, maturate soffrendo davanti ad una tv o sullo schermo di un cellulare.
E che spesso queste impressioni non sono tanto corrispondenti a quanto si vive a bordocampo.
Di fatti, parlando coi ragazzi, si ipotizzava che l’entusiasmante botta e risposta con l’Ortigia nella trasferta di Cefalù, con un primo tempo fatto di sorpassi e controsorpassi e un secondo con una altrettanto avvincente rimonta, ne fosse la partita simbolo. Invece abbiamo scoperto, con una certa sorpresa, che quella con i gialloneri della Polisportiva Catania, è la partita da tenere e che, come squadra, terranno in mente per le future giornate di campionato di CCNA. Una di quelle battaglie vere. Con un solo gol, uno solo, e di CCNA, nella seconda frazione e con un numero irragionevole di cartellini appioppati ad ogni respiro di canoista, con un cronometro troppo tiranno che ha spento la rincorsa quando ancora non si era compiuta.
Ed allora, a rimuginare sui come e sui perché, si ipotizzava delle forze che non erano state sufficienti, nell’ultimo match di quella giornata di campionato, forze già logorate dalle partite e dalle battaglie precedenti. Un salto che si immaginava avremmo compiuto dosando con maggiore esperienza le energie da spendere.
Così, con queste premesse e con l’innesto di chi di esperienza ne ha da vendere, cerchiamo di raccontare l’esordio nella terza di campionato con i liguri della Pro Scogli.
Due sono i punti da far emergere.
Il primo è l’enorme, forse eccessiva, attesa che si è creata rispetto a questo “evento”. Complice anche la prestigiosa “firma” di Marco Porzio, il grande ex.
Il secondo, l’invenzione della sorte e del calendario che ha voluto che il match fosse quello di apertura delle gare. Quando l’amalgama era ancora una novità ed una pia aspirazione, e le distanze in acqua ancora tutte da trovare.
Per il primo punto, le conseguenze che si sarebbero potute abbattere anche sul seguito di giornata, in realtà sono rimaste confinate nelle ansie “inutili” e spropositate delle solite vigilie importanti. Vedere i ragazzi seppure delusi dal risultato, abbracciarsi e complimentarsi coi liguri, è stata l’ennesima meravigliosa conferma di che pasta sono fatti tutti i ragazzi che orbitano in questo universo chiamato “canoa polo”!
Per il secondo, valgono le evidenze delle sfide successive disputate nelle acque dell’Eur. Nemmeno il tempo di smaltire l’inciampo col Chiavari e ci tocca il derby col Posillipo. Già niente è facile, figurarsi un derby. La vittoria è marchiata CCNA. Di nervi, di volontà e di determinazione. La strada maestra nello sport. E da quel momento, dopo essersi ritrovata, la squadra ha nuovamente mostrato, gioco, automatismi, schemi, brillantezza, compattezza e vigore. Nei due incontri domenicali, Fabrizio timbra ben 8 magnifiche segnature. Ma è tutta CCNA che impressiona positivamente.
Al punto che a fine giornata e con la classifica che è quella “di cui sopra”, un po’ a tutti è venuto abbastanza naturale e spontaneo chiedersi… ma se…
Se la sorte e il calendario ci avessero proposto le giornate invertite, con tutta la consapevolezza, il feeling e l’autostima che sono progressivamente cresciute durante i match… e il Chiavari fosse stato l’ultimo incontro anziché il primo…
Un “se” inutile ovviamente.
C’è un passato scolpito e immodificabile.
Dobbiamo serrare i ranghi e puntare con decisione a buttare il cuore oltre gli ostacoli.
Che ci precedono entrambi in classifica.
Di buono c’è che se il passato è scritto, il futuro no.
Il bicchiere oggi è molto più che mezzo pieno.
Ma non è questo il momento in cui deve esserlo per intero!
O no?
Gino Illiano